Arrampicare in Val D'Ossola, tre vie alpinistiche dimenticate

Per chi ama arrampicare, in Val D'Ossola, si nascondono alcune vie alpinistiche dimenticate. Tra queste, nelle vacanze estive, ho voluto riscoprire lo "Spigolo Micotti" al Cornera all'Alpe Devero, la "Via D'Ava Biselli" alla Torre Vitali all'Alpe Veglia e la via "Metide in punta di piedi" al Pizzo Boni all'Alpe Solcio.
 
Sdraiato sul divano, qui a Cravegna in Val d'Ossola, ripenso alle vie più significative di questi due mesi in montagna.
 
La rottura del ginocchio di domenica scorsa, nello splendido bosco di Foppiano sul masso di Mezza Luna, ha messo fine alla stagione alpinistica di quest'anno in un modo talmente stupido che preferisco non pensarci.
 
Ad ogni modo, sono contento comunque, in quanto nel mese di agosto sono riuscito ad andare arrampicare in Val D'Ossola sulle tre vie che avevo programmato n primavera.
 
Vie dimenticate in Valdossola - Metidi al pizzo Boni, Via D'Ava alla Vitali, Spigolo Micotti al Cornera
Pizzo Boni alla Alpe Solcio, Cornera all'alpe Dovero, Torre Vitali all'alpe Veglia
 
La ricerca delle vie da percorrere mi è sempre piaciuta molto, è una fase esplorativa che mi da l'opportunità di approfondire la conoscenza dei luoghi dove si trovano queste pareti, scoprendo i sentieri di accesso e le vie di discesa.
 
Mi piace scovare per lo più vie alpinistiche dimenticate, che si trovano su pareti isolate, in luoghi selvaggi raggiungibili solo con lunghe camminate. Prediligo le vie non chiodate o comunque poco protette e da integrare, cosi con me porto sempre qualche chiodo e il martello e la solita serie di friends e nuts.
 
Come dicevo la fase esplorativa, che precede la salita ... inizia normalmente con la lettura di qualche articolo o in alcuni casi da una semplice chiacchierata con un amico. Mi ritrovo quindi ben presto sui sentieri di queste splendide valli sempre in compagnia di Eleonora. 
 
eleonora guarda con binocolo
 
Lei spesso non sa che nel vallone sopra la nostra testa si nasconde una parete o una torre dimenticata ... ma per me il ritrovarmi davanti a questa parete per osservarle è forse una delle passioni più grandi ... un po' come per Eleonora ammirare i fiori e gli animali attorno a noi.
E cosi trascorriamo molte giornate sui sentieri ognuno ad ammirare e fotografare i propri tesori. Quando arriva quel momento magico in cui spunta la parete, mi fermo, prendo il binocolo e inizio a percorrere le line di salita più logiche ed evidenti, cercando quella giusta indicata sulla relazione che ho letto. Mentre con lo sguardo percorro le fessure, i diedri le placche penso a quanti anni fa è stata aperta la via e cerco di immedesimarti in quel alpinista con un pizzico di invidia ed ammirazione.
 
Il primo salto del spigolo Micotti
Primo Torrione dello Spigolo Micotti al Cornera
 
Dopo aver esplorato i luoghi e letto attentamente tutto il materiale sulla via che voglio percorrere, inizia forse la parte più difficile, trovare un compagno che abbia voglia di fare la salita. In alternativa mi piace anche andare da solo ma dipende dalla lunghezza della via in quanto la progressione necessita di più tempo.
 
Anno dopo anno sto riducendo il numero di solitarie un po' per la pericolosità e un po' per la resistenza fisica richiesta. Cosi ho deciso che ogni anno al massimo mi concedo una solitaria.  Quest'anno ho scelto la via D'Ava Biselli alla Torre Vitali sopra l'Alpe Veglia. La Torre Vitali si trova in un luogo solitario e selvaggio subito sopra al Lago Bianco, percorso che abbiamo recensito un anno fa. 
 
Trovare il compagno per lo Spigolo Micotti è stato un po' laborioso, ma alla fine Gianluigi Pertusi ha deciso di venire. Lo spigolo Micotti al Cornera  è visibile dall'alpe Devero, ed è stata la prima linea di salita che ho ammirato dal Devero l'anno scorso. Si può dire che dalla prima volta che lo vista, ho deciso che dovevo assolutamente percorrerla per il semplice motivo che mi sembrava una linea di altri tempi.
 
L'ultima via di quest'anno, Via Metide in punta di piedi al Pizzo Boni,  l'ho salita con Max Garavaglia, direttore della Scuola Valticino di alpinismo. Il Pizzo Boni si trova in fondo al vallone del Solcio raggiungibile dal Rifugio Crosta. Delle tre, forse questa e la più difficile non tanto per i gradi ma per la qualità della roccia, che nei primi due tiri e veramente precaria.
 
Infine vi rimando agli articoli specifici per chi volesse andare approfondire la conoscenza di queste vie dimentica.