Via d'Ava Biselli alla Torre Vitali - Alpe Veglia

Quest'estate, ho percorso la via D'Ava Biselli alla Torre Vitali, una torre slanciata sopra l'ape Veglia. Se pur breve, la via è sostenuta e richiede una buona esperienza con le protezioni veloci e l'uso di martello e chiodi. Essendo breve ho scelto di fare la salita in solitaria, una vecchia passione che mi porto dietro da tanti anni.
 
La prima volta che osservai la bastionata delle Piodelle, stavamo attraversando il verdissimo pianoro dell'Alpe Veglia, per andare al Lago Bianco. Eleonora catturata dalla bellezza di quel luogo cercava con la sua macchina fotografica di fermare il tempo.
 
I pascoli dell'Alpe Veglia si estendono lontani circondati dai lariceti. Salendo con lo sguardo verso la conca desolata e brulla delle Caldaie, si scorge la bastionata rocciosa dominata proprio dalla grande parte verticale della Cima delle Piodelle. Questo luogo ricorda un angolo di Dolomiti per la verticalità della roccia gialla­stra e da cui si staccano monoliti rocciosi.
 
Osservando la bastionata con il binocolo partendo da destra si nota lo spigolo elegantissimo della punta delle Piodelle, poi spostandosi a sinistra, seguendo le linee sulle pareti compatte si arriva ad una piccola torre perfettamente squadrata, la Torre Vitali.
 
Quest'anno, ho scelto di ritornare all'Alpe Veglia per salire in solitaria la via D'Ava Biselli alla Torre Vitali.
In compagnia di Eleonora ed Evans, siamo partiti dall'Alpe Campo e dopo una breve tappa al Rifugio Arona siamo saliti al Bivacco delle Caldaie o delle Guide “Beniamino Farello”, dove abbiamo dormito.
 
Il nuovo bivacco è  posizionato nella Conca delle Caldaie, da cui si può godere di un magnifico panorama sulle vallate sottiostanti ed il Monte Leone. Il bivacco si raggiunge comodamente in tre/quattro ore di cammino da Alpe Campo. 
 
Al mattino presto, alle prime luci dell'alba, sono partito dal bivacco e in circa  un'ora sul sentiero che porta al passo del Boccaccio, sono arrivato così all'attacco della via giusto in tempo per prendere il primo sole sulla parete.
 
E cosi è iniziata l'arrampicata alla torre.

 

Appunti per la salita

Se pur breve, la via è sostenuta è rihiede esperienza a integrare con protezioni veloci anche se è assolutamente consigliato portare il martello e qualche chiodo.

(Nota: la relazione è quella che trovate su Gulliver con alcune aggiunte)

Difficoltà: 6c / 6a obbl / A1 
Esposizione arrampicata: Sud
Quota base arrampicata (m): 2650
Sviluppo arrampicata (m): 110
Dislivello avvicinamento (m): 1300
Località partenza: Ponte Campo (Varzo , VB )
Punti appoggio: Rifugio CAI Arona Alpe Veglia - Dal 2018 Bivacco alle Caldaie

Accesso:
Ponte Campo - Alpe Veglia località la Balba - Pian dul scricc - Pian di Arbioi - Base torre Vitali

Note tecniche:
Torrione squadrato posto in prossimità del passo di Boccareccio (Ritterpass), salito per la prima volta da Gigi Vitali nel 1945 per il versante Ovest e Nord, passaggi di V grado anche in strapiombo (non si hanno notizie di ripetizioni).

Descrizione itinerario:
difficoltà TD+, 6b+/6c max, o A1 6a obbligato.
Via alpinistica, sulla via presenti 4 spit alle soste e 6 chiodi in via. 
Materiale: due mezze corde da 60 metri, martello e qualche chiodo (universali e a lama), friend micro e normali dal 0,3 al 4, nut piccoli e medi.

Ho ribattuto i chiodi del secondo tiro, in particolare uno che ho rimosso a mano, è fondamentale su vie di questo tipo prestare molta attenzione ai chiodi in via.

Sul secondo tiro ho trovato dei rinvi abbandonati, ho tolto invece il rinvio con il moschettono incastrato in quanto la fettuccia era completamente marcia.

Per la solitaria ho utilizzato una corda singola da 70 metri che mi ha permesso di unire i tiri e una seconda corda da 9mm per le doppie da 60 metri.

Altre annotazioni:
Rinaldo dell'Ava (Geo), Giuseppe Biselli e Luca Giarola, - Agosto 1992