Roggia Mora

    
Tipologia luogo
Periodo Artistico Culturale
Rinascimento
Periodi Storici
Gli Sforza 1450-1535

Conosciuta anche come  Rugia Maura, la Roggia Mora venne realizzata nel suo tratto attuale in seguito al diploma del giovane duca Gian Galeazzo Sforza il 15 novembre 1481 che autorizzava lo zio Ludovico il Moro a prelevare dalla Sesia l’acqua necessaria ad irrigare la Villa Sforzesca e le altre tenute ducali nel Vigevanasco.

Ludovico utilizzò la Roggia Nuova, denominata Rugia Nova, già esistente dal XII secolo tra la Sesia e l'Agogna, che portava le acque del fiume a Novara, realizzandone tra il 1481 ed il 1488 i lavori di ampliamento e di prolungamento con un nuovo canale dall'Agogna alla tenuta Sforzesca di Vigevano attraverso il Terdoppio e riutilizzando, nel tratto tra Agogna e Terdoppio,  la roggia fatta precedentemente scavare da Guglielmo Barbavara, dopo aver firmato precisi accordi con le autorità cittadine per garantire il necessario idrico alla città.

La Roggia Mora ha una portata media di circa 12 m³/s, un percorso di quasi 60 Km e costituisce uno dei più antichi esempi di “interconnessione” di corsi d'acqua diversi, essa è infatti alimentata dalla Sesia ma intercetta anche le acque dei torrenti Strona, Agogna e Terdoppio e, nel tratto finale, le sue acque vanno ad integrarsi con quelle del Ticino.