Il Mulino di Mora Alta alla periferia di Vigevano, in prossimità della Roggia Mora, nel punto in cui la corrente è più forte per via di un dislivello naturale. Si suppone sia stato costruito intorno al 1497 per volere di Ludovico il Moro, ma questa ipotesi potrebbe non essere esatta, in quanto presenta sia elementi costruttivi rinascimentali (le strutture murarie, la decorazione a "denti di sega", l'aspetto generale dell'edificio principale) che romanici (porte e finestre a tutto sesto, in particolare nell'edificio minore).
Per questi motivi si pensa che potrebbe esser stato costruito in più fasi. Tuttavia la controversia circa la collocazione temporale non intacca la sua straordinarietà, che è tra i mulini più antichi della regione.
Il complesso è formato da due edifici, posti ai due lati della roggia e collegati tra loro da una passatoia, ai tempi in cui era attivo metteva in comunicazione i due magazzini posti al piano superiore.
- il più grande dei due edifici è posto sulla riva destra della roggia Mora, che ospitava anche l'abitazione;
- il secondo, di minori dimensioni, si trova sulla riva sinistra ma ha purtroppo nel tempo ha subito alcuni danni e molti particolari decorativi sono andati perduti.
Nel XVIII secolo erano presenti tre macine per cereali e una per la pilatura del riso, alcune delle quali erano funzionanti fino agli Settanta dello scorso secolo. Attualmente ne sono rimaste solo due di cui una in pessime condizioni.
Oggi il mulino è di proprietà privata.