La centrale idroelettrica Ludovico il Moro di Vigevano

    
Indirizzo
Via al Salto, 1 27029 - Vigevano (PV)
Comune

La centrale idroelettrica "Ludovico il Moro" di Vigevano fu edificata nel 1904 ed entrò in funzione nel 1906. Splendido edificio in stile Liberty racchiude ancora l’armonia dell’antico in contrasto con il moderno. 

Al suo interno le turbine visitabili della centrale attualmente in produzione e le turbine originarie totalmente ristrutturate. Un pezzo di archeologia industriale perfettamente inserito sul territorio circostante.

Edificata nel 1904 su progetto dell’architetto Moretti, entrò in funzione nel 1906 in uno splendido edificio in stile Liberty che racchiude ancora oggi l’armonia dell’antico in contrasto con il moderno.

All’interno sono visitabili sia le turbine attualmente in produzione che quelle originarie, totalmente ristrutturate, nella centrale sono infatti conservati  il bancone di comando originale, le due turbine di eccitazione dinamica e il gruppo 1 che ha funzionato fino al febbraio 2003, esattamente per 99 anni.

Per la produzione di energia idroelettrica la centrale utilizza parte delle acque del Ticino che vengono convogliate nel bacino di carico attraverso il Naviglio Sforzesco. Da qui, passando attraverso delle condotte forzate e sfruttando il dislivello di 18 metri tra il canale di carico e quello di scarico, l’acqua aziona le turbine per poi essere restituita al fiume senza subire alterazioni.

Nella centrale originaria si trovano cinque gruppi turbine Francis) ad asse orizzontale della portata di 8 mcubi/s ciascuno. Nel 2003 quattro di essi sono stati rimossi per fare posto a due nuovi gruppi con portata massima di 10metricubi/s.

Ogni turbina mette in funzione un alternatore per produrre energia elettrica che viene immessa sulla rete di distribuzione. Nel 1994 è stata costruita una nuova centrale accanto alla vecchia dove si trova un gruppo Kaplan della portata di 20 metricubi/s.

Dopo l’intervento di potenziamento è in grado di fornire una potenza complessiva di 6.520 kW e una producibilità media annua di 34 GWh, cui corrisponde il consumo medio di 12.600 famiglie. Grazie alla trasformazione dell’energia cinetica in energia elettrica per mezzo dell’alternatore, viene comunque immessa sulla rete di distribuzione nazionale energia elettrica pulita e rinnovabile.