La Diga della Miorina è un tassello importante nel sistema di gestione delle acque del Ticino in quanto regola il livello del Lago Maggiore, utilizzandolo come bacino d’accumulo e consentendo un uso migliore delle acque.
La costruzione sua è iniziata nel 1938, e fu terminata e collaudata nel 1943. La diga permette di alimentare con regolarità il Canale Industriale, i Navigli e il Canale Villoresi, in sponda lombarda. Sulla sponda piemontese invece il canale più importante è il Regina Elena. Fu costruita dal Consorzio del Ticino dal quale viene tutt'oggi gestita. Le opere comprendono lo sbarramento di regolazione, una conca di navigazione in sponda sinistra ed altri manufatti accessori.
Attraverso le portine dello sbarramento è possibile regolare con grande precisione le portate defluenti dal lago Maggiore, erogando quanto necessario e trattenendo le acque sovrabbondanti che altrimenti defluirebbero inutilizzate nel Ticino.
Le acque immagazzinate nel lago fungono da riserva che viene successivamente utilizzata per integrare le portate naturali nei periodi in cui sarebbero insufficienti a soddisfare le richieste delle utenze.
La diga della Miorina ha una traversa mobile larga 200 metri, costituita da 120 portine metalliche completamente abbattibili accostate l’una all’altra e incernierate nella base alla platea di fondo. Sono manovrate dall’alto tramite due carri che scorrono su un ponte a traliccio metallico sostenuto da tre pile in alveo. Le portine possono assumere quattro differenti posizioni per la ritenuta delle acque; una quinta posizione di totale abbattimento rende l’alveo completamente libero per il deflusso delle piene e ricostituisce praticamente la situazione “naturale” dell’incile, così come era prima della costruzione dello sbarramento.