Somma Lombardo è un comune della provincia di Varese, situato in prossimità della valle del Ticino l'areoporto di Malpensa. Il suo territorio è caratterizzatoda vaste brughiere ondulate e da altopiani, ed i prossimità del fiume da spiagge sabbiose ed alzaie. Le frazioni di Coarezza e Maddalena si affacciano su ripiani collinari a ridosso del fiume, prestandosi ad itinerari turistici con sentieri ciclabili.
Storia
Somma Lombardo fu un importante nodo della via romana chiamata dagli storici Mediolanum – Verbanus, che conduceva da Milano fino ad Angera, passando per Sesto Calende. Resti di pavimentazione romana sono stati ritrovati negli scavi del centro commerciale Il Gigante in Via Soragana negli anni ottanta.
I boschi di Somma contengono ancora le vestigia di trincee e piste per aerei costruite in occasione della seconda guerra mondiale. I dintorni di Somma sono ricchi di reperti a testimonianza di una presenza umana sul territorio a partire dall'età del bronzo. A Coarezza e in località Case Nuove sono state rinvenute diverse tombe a cremazione databili al sec. XIII a.C.
Risalogono poi all'età del ferro le numerose tombe della cultura di Golasecca, una cittadina confinante con Somma Lombardo, e il cromlech del Vigano, un grande recinto tombale e rituale, costituito da oltre trecento massi. Sempre nella brughiera di Vigano si trova il Sass di biss (Sasso delle bisce), un masso erratico con un complesso di antiche incisioni a coppella singola: è uno dei rari esempi di incisioni rupestri nell'area interessata dalla Civiltà di Golasecca. Nel sec. IV a.C. si insediò la tribù gallica deiVicani Votodrones, come testimonia una lapide romana, rinvenuta nei pressi della frazione di Mezzana.
Numerosi sono i ritrovamenti di utensili d'uso domestico e comune, armi, scudi, venuti alla luce. A lato della via romana (della quale, come detto, è stato scoperto un tratto nell'attuale via Albania dietro al Gigante) sorsero le necropoli più antiche in cui era in uso il rito della cremazione. Dal sec. III d.C. si diffuse il rito della inumazione, come attestano i ritrovamenti di via Binaghi: balsamari in vetro, vasellame, monete, olpi. Nel Medioevo Somma Lombardo dipendeva dalla vicina Arsago Seprio, che fu importante centro politico e amministrativo longobardo, nonché capo pieve.
In una lapide murata nella chiesa di San Simpliciano a Milano, datata 881, è riportato il testamento del potente e nobile possidente sommese Guilizione che lasciò a quella chiesa numerosi possedimenti in Somma. Somma Lombardo mantiene la sua forte connotazione viabilistica essendosi sviluppato lungo l'attuale statale 33, del Sempione. L'importanza del luogo nella tarda antichità e nell'alto medioevo è strettamente legata alla presenza di un asse stradale di rilievo, ed è rintracciabile in due fortificazioni, una all'ingresso del paese – il Monte Sordo – e l'altra sul sito dell'attuale Parrocchia (Castelasc). Giungendo da Golasecca, poco prima dell'ingresso in paese sulla sommità del Monte Sordo, si scorgono tra la vegetazione i resti di una fortificazione tardoromana (III-V secolo d.C.), inglobati in un edificio moderno.
La scelta di collocare su questa collina un castello era strettamente legata alla posizione di controllo del guado sul torrente Strona che oggi si attraversa su un ponte. Al complesso tardoantico, in età bassomedievale, fece seguito un ricovero per viandanti e pellegrini. Attorno all'anno mille, Somma Lombardo entrò a far parte dei domini dei Visconti. Nel 1448, allorché a Milano fu proclamata la Repubblica Ambrosiana, i Visconti, signori della città, si trasferirono a Somma e riadattarono il poderoso castello medievale che, nel Settecento, passò al ramo dei Visconti-Castelbarco. È di quel periodo la bonifica della brughiera della Malpensata. Nel 1819 il governo austriaco autorizzò l'elezione del primo Consiglio comunale. Con il Regno d'Italia venne eletto Sindaco di Somma Carlo Ermes Visconti. In quegli anni sorsero diverse imprese di filatura e torcitura del cotone, ricamifici, tessiture (Visconti di Modrone, 1875), lanifici (Mosterts, 1867). Nel XX secolo aprirono i battenti lo stabilimento Caproni e il Lanificio di Somma (le famose coperte di Somma). Nel 1927 i fascisti annessero al territorio comunale Mezzana Superiore.
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