Gambolò

    
Provincia
Pavia
CAP
27025

Gambolò si trova nella Lomellina orientale, più precisamente sul Terdoppio, tra Vigevano e Pavia. Il suo territorio che si estende nel Parco della Valle del Ticino è caratterizzato da campi coltivati a riso e cereali, alternati da aree boschive che si intensificano andando in direzione del fiume Ticino.

Storia

I primi insediamenti umani nel territorio risalgono al Mesolitico recente, mentre nell'età del Bronzo si sviluppò in queste zone un villaggio vero e proprio. Una notevole fase insediativa si verificò poi in epoca celtica.

La dominazione romana, dalla fine del I secolo a.C., porta un significativo apporto in termini di conoscenze tecniche e culturali grazie ai coloni, ai commercianti e agli artigiani latini.

In un documento del 999 compare per la prima volta il nome del paese, nella carta si dice che un certo Ademarus de Gambolate deve risarcire il vescovo di Vercelli Leone dei danni arrecatigli. Il castello del paese viene invece citato per la prima volta solo nel 1099, quando la fortezza accoglie al sicuro gli abitanti del villaggio e della campagna circostante. E’ però una bolla papale di Innocenzo II nel 1133 che conferma l'appartenenza di questo territorio alla diocesi di Novara e il paese viene chiamato Campus Latus.

Nel Medioevo il territorio fu caratterizzato dalla presenza di due diverse diocesi: quella di Novara da cui dipendeva la pieve di S. Pietro di Masovico e quella di Pavia da cui trova invece la propria dipendenza nella pieve di Sant'Eusebio.

In questi secoli il paese gravitò politicamente nell'orbita di Pavia,continuamente in guerra con Milano e nel corso degli anni Gambolò venne ripetutamente assediata e danneggiata. Alla fine Milano prevalse definitivamente e venne sancito il predominio della signoria dei Visconti.

Fra basso Medioevo e Rinascimento la zona fu oggetto di bonifiche e canalizzazioni che valorizzano la campagna, con l'avvento degli Sforza e la successiva perdita del ducato a favore dei francesi passò, nel 1499, nelle mani di Gian Giacomo Trivulzio, maresciallo di Luigi XII, marchese di Vigevano. Dopo alterne vicende militari e politiche il territorio, con il Ducato di Milano, finì definitivamente nelle mani della corona spagnola e nel 1573 i nobili Litta Visconti Arese acquistarono dagli spagnoli il feudo di Gambolò.

Un documento del 1639 avvisava che le terre di Gambolò, Gravellona, Cilavegna, Cassolnovo, Villanova, Nicorvo, Robbio, Confienza e Palestro cessavano di far parte del territorio Novarese o Pavese entrando in quello Vigevanasco, appartenente al contado di Vigevano.

Nel 1849 nel corso della prima guerra di indipendenza,  il territorio di Gambolò fu teatro della storica Battaglia della Sforzesca e nel 1859 Gambolò entrò a far parte della provincia di Pavia.