Il freddo intenso è arrivato, la mia auto è un blocco di ghiaccio ed il termometro segna -3°C.
A Cuggiono promettono la polenta come ristoro quindi ci andiamo.
Paesino di qualche migliaio di anime ma che ha dato i natali a personaggi famosi, Papa Urbano III (il 172º papa della Chiesa cattolica dal 25 novembre 1185), Mariapia Garavaglia (ministro della sanità , governo Ciampi) ed anche ad un cantante famoso per i sui capelli e le canzoni tipo filastrocche – Angelo Branduardi (chi non ha mai cantato “Alla fiera dell’est” o “Cogli la prima mela” o ancora “ La pulce d’acqua”)
Il paese è piccolo ma ce lo fanno girare tutto per trovare il parcheggio.
Ritrovo in Piazza e partenza da Villa Annoni , ci dirigiamo subito verso il Naviglio di Castelletto.
Appena prima di passare sull’antico ponte del Naviglio (1544) ci fanno girare a destra per passare vicino al grandioso Palazzo Clerici (1685).
La struttura della villa è imponente , è posta su uno sperone naturale e si collega al Naviglio tramite una grandiosa scalinata barocca che scende dalla villa sino alle acque – la scalinata è ancora oggi ben visibile da lato Naviglio
Si continua su un percorso non difficile e con abbastanza asfalto , tutto un dentro/fuori nelle campagne.
Si arriva anche a vedere in lontananza la centrale di Turbigo – un contrasto importante con la natura che ci circonda
Al secondo ristoro ci offrono anche un ottimo thè che mi sembra aromatizzato al gelsomino – verità o completa perdita delle papille gustative visto che respiro a bocca aperta la gelida aria ? Bhò
Passano i Km e fà anche capolino un timido sole che non riscalda ma riempie di luccichi i prati pieni di erba gelata.
Rientrati a Cuggiono ci mandano dentro il parco della Villa Annoni, sento già il profumo di arrivo ma la sorpresa è che nel parco ci facciamo ancora ben tre chilometri.
La Villa Annoni è una maestosa villa neoclassica edificata nel 1809 la cui intera superficie coperta supera i 4000 m² e che presenta anche un parco di 230.000 m² !!!!!!
All’arrivo il GPS segna 19.3 Km e ci attende la polenta che ha dato il titolo a questa corsa.
Nota negativa: pochi Marshall sul percorso (anche se segnato bene), nessun riconoscimento individuale e qualche difficoltà nell’uscire con l’auto dal labirinto del paese.
Ma la corsa ci è piaciuta, arrivederci all’anno prossimo
(Pietro G.)